

Dove fede, arte e storia s’incontrano
Le chiese cristiane nel paesaggio del Martesana hanno radici antiche, spesso precedenti all’età conventuale. Questi edifici, alcuni veri santuari, sono un patrimonio importante, custodi di secoli di fede, arte e vita comunitaria.
Non è raro trovare dipinti e affreschi dedicati alla Vergine Maria o a Santi Martiri, ognuno con una dedica specifica. Ogni affresco, navata o campanile narra storie di usanze e vicende locali. Con i secoli, soprattutto in età comunale, il ruolo di queste chiese si estese oltre la funzione religiosa.
Le pievi assunsero un carattere di giurisdizione civile, diventando centri di aggregazione. Le assemblee comunitarie si tenevano spesso al loro interno o nei sagrati, rendendo le chiese non solo luoghi di preghiera, ma anche fulcri della vita sociale, economica e politica del territorio, dove si discutevano questioni civili e si prendevano decisioni pubbliche.
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Monasterolo
Inzago
Il toponimo svela la natura del luogo: un vecchio convento, concesso nel 1489 ai Frati di S. Maria Incoronata di Milano, che servì pure da ospizio per religiosi convalescenti. Al suo interno, spicca una Madonna del Latte. Il dipinto è attribuito al Maestro della Pala Sforzesca, Bernardino Martini detto Zenale, originario di Treviglio, ma non si esclude l’attribuzione alla scuola di Bernardino Luini.

Chiesa dei S.S. Protasio e Gervasio
Gorgonzola
La chiesa venne edificata a partire dal 1806 da Simone Cantoni. Giacomo Moraglia la portò a compimento. La navata e la cupola ottagonale sono imponenti secondo gli indirizzi del Neoclassicismo. Prese il posto dell’antica chiesa plebana, fondata nel VIII secolo.

Chiesa di S. Maria Rossa
Crescenzago
Si tratta dell’antico complesso monastico dell’Ordine di S. Agostino. L’abbazia, fondata nel 1140 c.a., era la meta finale di un pellegrinaggio delle tre Madonne: la Madonna nera di Loreto (piazzale Loreto), la Madonna bianca del Casoretto (via Casoretto), la Madonna rossa di Crescenzago (via Berra).

Monastero delle Clarisse
Gorla Milanese
Il Monastero delle Clarisse della Regola di Santa Chiara fu voluto dal Cardinale Ildefonso Schuster come atto d’isolamento nella preghiera, su progetto dell’architetto Giovanni Muzio. La chiesa fu aperta al pubblico nel 1958 ed è affiancata dalla Residenza per anziani San Francesco (2003).