

Le Ville del Martesana tra storia, architettura ed eleganza
Le rive del Naviglio Martesana sono da secoli costellate di prestigiose dimore, come scriveva Cesare Cantù. Queste residenze, immerse tra acqua e campagna, raccontano storie di nobiltà e otium, ma anche di interessi economici.
Molte di queste dimore ebbero origine da antichi fortilizi spagnoli, poi riadattati a “casini di campagna”, semplici ritiri estivi per le famiglie benestanti. Solo nel XVIII secolo si trasformarono in vere e proprie ville gentilizie, precursori delle “ville di delizia”, con giardini curati e facciate ornate.
Qui, le ricche famiglie milanesi non solo trascorrevano l’estate, ma gestivano anche i propri interessi fondiari, supervisionando coltivazioni, riscuotendo affitti, consolidando potere economico e sociale in un equilibrio perfetto tra svago e affari.
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Villa Alari Visconti
Cernusco sul Naviglio
E’ la villa prestigiosa del Conte Don Giacinto Alario (inizio Settecento). Nel XVIII secolo Cernusco contava su molte “case nobili”, originariamente opere fortificate del XVI secolo, trasformate in ville. Il disegno architettonico di Giovanni Ruggeri (1703) rende bene l’impianto della villa con la sua ampia corte frontale, cintata da ali di servizio.

Villa Finzi (ex Batthyàny)
Gorla Milanese
La villa, costruita in origine come “casa da nobile” fu acquistata dal Conte Giuseppe Batthjianji (1827), originario di Buda (Ungheria). Nel 1813, i Batthjianji ospitarono l’Imperatore Francesco d’Austria. Il ricevimento, organizzato nel 1828 in occasione del passaggio a Milano del principe Ranieri d’Asburgo-Lorena, è rimasto in memoria.

Villa Lecchi
Crescenzago
Nella villa del XVIII secolo l’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria e la sua consorte soggiornarono per una notte prima di entrare in Milano (1816), ospitati da Jacopo e Carla Lecchi. Il gesuita Giannantonio Lecchi era un eminente studioso accreditato presso la corte viennese.

Villa Daccò
Gessate
I Daccò, un ramo della famiglia Beccaria, fecero costruire questa villa in uno stile sobriamente neoclassico. All’interno della villa, nel salone d’onore, sono presenti affreschi leggeri e stucchi e, al centro del soffitto, un grande medaglione di “Amore e Psiche”. Tre porte, sul retro, s’aprono su un ampio parco all’inglese. Oggi è sede dell’Ecomuseo Martesana.

Villa Biancani Greppi
Cernusco sul Naviglio
La Villa Biancani-Greppi, seconda per ampiezza ed imponenza solo alla Villa Alari Visconti, mantiene ancora il disegno e i caratteri originari; la sua costruzione, risale al vecchio nucleo del 1685 quando apparteneva ad Antonio Biancani. Attualmente è sede del Municipio di Cernusco sul Naviglio.